XIII del tempo ordinario – Avvisi

 

 

 

AGENDA SETTIMANALE

domenica 30 giugno – xiii del tempo ordinario

Ore   9,15 S. Messa a Mezzomonte – Ritiro spirituale del gruppo di

Rinnovamento nello Spirito

Ore 10,30 S. Messa a Molella

Ore 18,30 S. Messa a Molella – Ricordiamo i defunti: Domenico, Igino,

Filodea

lunedi 1 luglio  

Ore 18,30 S. Messa a Molella – Ricordiamo i defunti: Aldina, Bruno

martedi 2 luglio                       

Ore 18,30 S. Messa a Molella – ricordiamo la ns sorella Vincenza

Mercoledi  3 luglio – s. tommaso apostolo

Ore 10,00 Rosario a Molella per la pace

Ore 17,00 Messa a Mezzomonte

giovedi  4 luglio   

Ore 18,30 S. Messa a Molella – Ricordiamo la defunta Antonietta

Venerdi 5 luglio

Ore 15,45 S. Messa presso Istituto Fisioterapico di Selvapiana

sabato 6 luglio – santa maria goretti

Ore 18,30 S. Messa a Molella

domenica 30 giugno – xiv del tempo ordinario

Ore   9,15 S. Messa a Mezzomonte

Ore 10,30 S. Messa a Molella

Ore 16,30 Matrimonio di Simone e Jessica

Ore 18,30 S. Messa a Molella

N.B. si informa la comunita’ che gli orari delle messe feriali possono subire variazioni. questo a causa di problemi familiari di don pasquale. mi affido alla vostra comprensione.

 

Non temere, abbi fede

Il tema attorno al quale ruota questo duplice incontro è la fede. La fede della donna che, sfidando le proibizioni al contatto dovute alla sua impurità rituale, tocca il lembo del mantello del maestro e si scopre guarita e salvata. La fede di Giairo che si getta ai piedi di Gesù per implorare la guarigione di sua figlia e continua ad avere fede nella Parola del Maestro nonostante gli venga comunicata la morta della fanciulla.
Nonostante l’evidenza dei fatti giocasse completamente a loro sfavore, entrambi si affidano alla Parola del maestro.
In questi anni di missione nelle periferie della megalopoli limegna, ho incontrato tante donne come quella del Vangelo. Donne con una fede granitica e semplice, donne che non sanno né leggere né scrivere e che hanno avuto l’audacia di sfiorare il lembo del mantello di Cristo ed ora sono rivestite della sua grazia. È proprio vero che lo Spirito soffia dove vuole e a volte si beffa allegramente dei nostri progetti e delle nostre fumose strutture pastorali. Forse dovremmo imparare a metterci in ginocchio ed allungare la mano per provare a sfiorare il lembo del mantello di Gesù. Forse dovremmo provare a metterci in cammino sulla Parola del maestro e, come Giairo, scopriremo che il Signore compie le sue promesse e che dona molto di piú di quello che osiamo desiderare, chiedere o sperare. Mi piace sottolineare che entrambi gli episodi narrati da Marco sottolineano l’importanza del tatto. Da una parte, la donna tocca il manto del maestro; dall’altra, Gesù prende per mano la fanciulla che tutti credevano morta e la risveglia. Il Signore si immischia nella nostra umanità, si fa uno di noi, intreccia le sue mani con le nostre. Lui ci raggiunge la dove siamo, nelle bassezze e povertà che inevitabilmente sperimentiamo ogni giorno. La sua mano ci afferra e ci rialza, il calore delle sue dita sono un sussurro di vento carico di speranza: «Non temere, soltanto abbi fede!»

Se vuoi approfondire questo testo, ti consiglio il mio libro: Una carezza per tutti, edito con Ancora. Ho provato a riflettere sulla mano di Gesù nel Vangelo di Marco.

 

Roberto Seregni